Il nostro centro di ricerca è privato. Pur ricevendo dei finanziamenti pubblici, teniamo a una logica di indipendenza e di supporto della scienza a uno sviluppo equilibrato dei nostri territori. Il centro, a vocazione europeista, è nato circa 30 anni fa: oggi siamo quasi 600 ricercatori provenienti da tutta Europa, e lavoriamo in ottica interdisciplinare su grandi temi che richiedono risposte a domande complesse. Io in particolare sono ricercatrice dell'Istituto per il management pubblico. Non facciamo solo ricerca accademica purista, facciamo soprattutto una ricerca applicata al territorio, lavorando in un'ottica di policy advice, utilizzando competenze specialistiche per le decisioni pubbliche. Offriamo un servizio https://www.eurac.edu/ita ai decisori pubblici su questioni di grande rilevanza. Parlo di Governement Analytics, di Cooperazione intercomunale e di gestione sostenibile dei comuni, di Management della qualità e di socialità.
Fare Government Analytics vuol dire utilizzare conoscenze specialistiche, utilizzare dati, misurazioni degli outcome. Questo è quello che facciamo, attraverso un approccio scientifico. Per quanto riguarda la mobilità, recentemente abbiamo sviluppato un progetto con STA riguardante l'analisi della mobilità ciclistica sul territorio provinciale. Abbiamo messo a punto una dashboard interattiva che consente di estrapolare dati rilevanti per orientare le decisioni pubbliche. Un altro ambito è quello della Brand Driven Identity, un approccio elaborato in collaborazione con l'Università di Innsbruck per la gestione strategica dei territori. Parliamo di una gestione strategica del territorio fondata sul concetto di identità urbana, ovvero di una serie di caratteristiche e di fattori che permette a una persona di ricordare e distinguere quel territorio. Il concetto di identità del territorio è fondamentale perché consente di mettere soluzioni mirate per quel territorio, nel rispetto dei principi di sostenibilità economica, ecologica e sociale. Consente inoltre di creare coesione e dare un'identità forte con il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse, sia della popolazione, sia delle diverse categorie, per un'identità in cui la popolazione e tutte le categorie si riconoscono. Questo permette di favorire processi di attivazione e di co-creazione per lo sviluppo pieno, per esempio, di obiettivi di sostenibilità territoriale.
Noi viviamo il management non come una disciplina asciutta. Mi ritrovo pienamente nell'importanza del sogno e della visione di cui si parlava. Vi porto l'esempio di Naturno, dove abbiamo messo a punto la visione Naturno 2030+, una visione per uno sviluppo sostenibile del territorio che identifica una visione che viene declinata in assi strategici, in strategie, in azioni e in termini di fattibilità, urgenza e priorità. E questo consente di dare concretezza ai sogni e alle vision. Questo a partire proprio dal concetto di identità territoriale che è stato sviluppato con la partecipazione e il coinvolgimento della popolazione e dei portatori di interesse. Una visione può essere efficace solo nel momento in cui viene vissuta e condivisa, capace così di creare nelle persone una motivazione alla co-creazione e alla copartecipazione in un territorio che si sente come proprio.