L’emergenza sanitaria, tra le altre cose, ha avuto l'effetto di far conoscere l'importanza delle associazioni di categoria, degli enti intermedi che fanno da raccoglitore delle necessità delle imprese. Confcommercio Trentino, come le altre confederazioni delle imprese, è un punto di riferimento, anche e soprattutto in questo momento. Il nostro compito numero uno è quello di ascoltare i nostri associati del comparto del commercio, del turismo e dei servizi. Questo è chiaramente è un momento di panico, e la preoccupazione maggiore è quella della tenuta dei fatturati. In Trentino, come in tutto il Paese, la forza di reazione, al di là di quanto è stato detto talvolta, è stata importante. Le nostre imprese stanno stringendo i denti, e sono anche molto responsabili, grazie al rispetto dei protocolli sanitari che abbiamo stilato, i quali danno un segnale di sicurezza al cittadino che entra nelle attività.
La tensione resta molto alta, c'è la preoccupazione di trovarsi di fronte a qualcosa che potrebbe sfociare in una nuova malattia sociale. È responsabilità di tutti tenere alta l'attenzione e tenere presente la centralità del rapporto tra le persone, e riconoscere quindi anche l'importanza delle attività commerciali. Abbiamo capito l'importanza di queste attività sul territorio, sappiamo che per alcune persone questo è l'unico momento della giornata di contatto, di socialità, con tutte le attenzioni del caso. È fondamentale dunque fare rete. La speranza è che le nostre imprese possano restare attive, ma le stime sono piuttosto preoccupanti. Nel 2021, purtroppo, tante nostre imprese saranno costrette ad abbandonare la partita Iva.