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XXI BITM - L'intervento di Paolo Calovi

Categoria: Agriturismo

Anno: 2020

XXI BITM - L'intervento di Paolo Calovi

Relatore: Paolo Calovi - Presidente della CIA - Agricoltori Italiani del Trentino

Tag associati: SostenibilitàCambiamenti climatici


L’agricoltura con il cambiamento climatico ha un legame particolare, lo vediamo tutti i giorni. Questo cambiamento, che da alcuni decenni sta avvenendo in modo anomalo e soprattutto rapido, mette a dura prova l'ospitalità, ma anche gli equilibri fragili degli ecosistemi naturali, nonché i nostri sistemi di vita. Guardando nello specifico la mia attività, il cambiamento climatico in corso mette in difficoltà anche la vita degli “agro-ecosistemi”: possiamo probabilmente parlare in questi termini nel caso del Trentino, vista la nostra diffusa attitudine verso un'agricoltura sempre più sostenibile.

Come è noto, l'uomo ha in parte modificato il territorio, per scopi produttivi, economici e urbanistici. Queste aree “artificiali” coprono buona parte del territorio, sono ormai integrate a esso, talvolta purtroppo in modo non del tutto sostenibile. In tale contesto l'attività agricola è parte rilevante e attiva nella gestione, nella cura e della manutenzione del territorio.

Questo lo vediamo soprattutto nei momenti in cui affrontiamo eventi naturali importanti, quando risulta ancora più chiaro che dove c'è interesse economico c'è anche presidio del territorio e tutela del patrimonio, a vantaggio di tutta la comunità. Penso che questa formula debba essere valutata molto attentamente: se non c'è ritorno economico anche le zone di montagna, di fatto, rischiano di perdere quell'importante risorsa che è il presidio dell'uomo.

I cambiamenti climatici, oltre agli eventi meteorologici importanti ed estremi che ben conosciamo, stanno portando anche altre conseguenze. Pensiamo all'aumento della temperatura, che fa anticipare il germogliamento, con il pericolo di gelate tardive. Ma pensiamo anche alla potenziale perdita di alcune caratteristiche uniche dei nostri prodotti, un rischio particolarmente sentito per esempio dai nostri produttori di vino spumante. L'attività agricola, rispondendo a queste minacce, si sta spingendo a quote più alte, andando a invadere zone prative e zone a vocazione turistica, creando talvolta dei disagi e delle polemiche. A tutto questo va sommato l'arrivo di nuove patologie e di nuovi parassiti che insidiano le colture, obbligandoci a trovare nuovi strumenti di difesa.

Tutto ciò mette a rischio e condiziona i fragili equilibri di sostenibilità che in questi anni abbiamo faticosamente raggiunto. Di cosa ha bisogno l'agricoltura in questo scenario? Servono azioni mirate. La nuova PAC (Politica Agricola Comune), ha imboccato una via decisa verso la sostenibilità, sull'onda di quanto stabilito a Parigi con gli accordi sul Clima. Per il settore agricolo più del 30% delle risorse viene convogliato verso le nuove politiche verdi, comprensive della gestione sostenibile delle risorse naturali e della tutela della biodiversità

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