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XXI BITM - L'intervento alla sessione finale di Roberto Simoni

Categoria: Sfide del turismo montano

Anno: 2020

XXI BITM - L'intervento alla sessione finale di Roberto Simoni

Relatore: Roberto Simoni - Presidente della Federazione Trentina della Cooperazione

Tag associati: SostenibilitàIstituzioniSviluppo economicoFuturo del turismoEmergenza sanitariaDigitalizzazioneInfrastrutture


Quello di chiudere questa tavola rotonda è un ingrato compito, perché tantissime considerazioni portate al tavolo sono condivisibili. Provo a fare una sintesi di quelli che sono gli aspetti che più degli altri hanno incontrato i miei favori. Credo che stiamo vivendo una sorta di incubo: un anno fa lo stesso evento avrebbe portato prospettive completamente diverse.

Credo che questa epidemia che ha coinvolto tutti in una realtà surreale ci lascerà delle conseguenze pesanti; sarà difficile, o meglio, sarà impossibile tornare alle modalità di vita e di confronto anche economiche che avevamo in precedenza.

Dobbiamo guardare avanti. Condivido la suggestione di essere un po' sull'onda e di doverla cavalcare. Credo che il Trentino debba guardare avanti in una logica di distretto territoriale turistico, che in qualche modo alza l'asticella, ponendosi in una logica di differenziare la propria offerta e di essere un po' esclusivo. Nel fare questo ci sono due driver importantissimi: uno è quello della sostenibilità economica e ambientale, che credo condizionerà lo sviluppo futuro del nostro ambiente. Credo che fare turismo oggi in Trentino significhi proporre il territorio, con le comunità, le attività economiche, l'ambiente. Il nostro compito è quello di utilizzare questo territorio con attenzione, consapevolezza e sensibilità sul fronte ambientale. Credo che l'ente pubblico, da questo punto di vista, possa fare molto.

Uno sviluppo molto spinto sulle reti tecnologiche deve essere fatto, è indifferibile, con grande attenzione sull'ultimo miglio, perché non basta portare nei nostri paesi la dorsale, occorre connettere il Trentino, le famiglie, alberghi, le attività economiche, gli impianti, i rifugi. Essere un territorio smart dal punto di vista della connessione informatica è fondamentale; credo che l'evoluzione accelerata dalla pandemia porti a far sì che le persone si muovano in modo differente, per ragioni turistiche ma anche per ragioni di lavoro, abbinando a volte le une e le altre attraverso lo smart working; il quale, va sottolineato, non è quello che abbiamo percepito all'inizio della pandemia, è un modo diverso di interpretare il lavoro, magari in un ambiente che agevola la serenità e il benessere, che può influire positivamente anche sull'attività lavorativa.

Meritano grande attenzione anche le reti fisiche. Credo che un progetto di mobilità innovativo, attento alle emissioni, a emissioni zero, sia fondamentale; in Trentino c'è una rete viaria insufficiente, e in tal senso le prospettive della Provincia per migliorare la viabilità sono molto importanti. Ma è necessario anche pensare a delle soluzioni innovative, spingendo molto sull'elettrico, o magari su qualche infrastruttura ferroviaria, riproponendo e attualizzando magari dei progetti pensati nel secolo scorso.

L'altro driver è un patto di comunità e di territorio, in cui le singole aziende ma anche i singoli cittadini acquisiscano la consapevolezza che ciascuno fa in qualche modo turismo. Deve essere un turismo sempre più sostenibile, ogni singola scelta deve essere fatta pensando alla compatibilità ambientale con il territorio, dal punto di vista legislativo ma anche di coscienza collettiva.

Il Trentino non deve esser inteso come singola località, ma come distretto che si pone come destinazione turistica differente, facendo un salto avanti per porsi in una posizione d'avanguardia. Credo che se riusciamo a fare questo, coinvolgendo tutte le realtà economiche e tutta la comunità, riusciremo a immaginare il futuro del Trentino. La cooperazione può fare la propria parte, con la propria storia, con le proprie produzioni locali, con tutto il mondo agricolo sempre più attento alla salubrità dei prodotti, con la propria rete di negozi e di sportelli bancari, nonché con progetti innovativi.

Mi auguro che la pandemia si superi rapidamente, magari con l'aiuto del vaccino; da lì in avanti bisognerà ripartire velocemente, perché ci sono tante sfide che ci aspettano, per l'intera economia. Come rimarcato da tanti, è necessariamente vivere bene nel nostro territorio, per proporre una destinazione in cui uno degli aspetti fondamentali sia il benessere in simbiosi con la natura. 

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