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XXI BITM - L'intervento di Walter Ortombina

Categoria: Tutela del territorio

Anno: 2020

XXI BITM - L'intervento di Walter Ortombina

Relatore: Walter Ortombina - Unità di missione strategica per l'innovazione nei settori energia e telecomunicazioni della Provincia autonoma di Trento

Tag associati: ResidentiDigitalizzazioneInfrastrutture


Infrastrutture tecnologiche in Trentino: lo stato dell'arte

L'infrastrutturazione è partita nel 2002, con tutta una serie di atti che hanno permesso lo sviluppo della rete, per portare su tutto il Trentino le stesse opportunità presenti in città. Si è partiti con le linee guida nel 2002, poi nel 2005 c'è stata la definizione dei ruoli e delle società per la gestione della struttura, nel 2006 sono stati definiti gli schemi, poi ci sono stati gli accordi con gli operatori per lo sviluppo delle reti, per arrivare ai vari interventi per la realizzazione delle reti.

Nel 2004 c'è stato l'accordo con Telecom Italia per quello che era il progetto Cabla, che ha permesso di portare le prime 53 connessioni in fibra ottica su 43 municipi e su tutti gli ospedali, per iniziare a erogare questi servizi anche nelle valli. È stata poi realizzata la rete Wireless, una rete a tecnologia mista che ha permesso di portare la rete a banda larga anche in quei comuni che all'epoca non la disponevano. Contestualmente è partita la costruzione della rete di dorsale di fibra ottica, completata nel 2013, e sono stati fatti ulteriori interventi. Con il bando 20 mega è stata potenziata tutta la rete Telecom, per far avere a tutto il Trentino una velocità minima di 20 mega, anche sui collegamenti in rame. Questo ha permesso tra l'altro di estendere le reti di dorsale provinciali in territori più periferici, per arrivare a zone come Sagron Mis, Caoria, Tremalzo e via dicendo. Nel corso del 2013 si è potuto spegnere l'accordo con Telecom Italia e migrare tutti i servizi sulla rete provinciale realizzata; tutti i Comuni che sono stati attraversati dalla dorsale hanno cominciato ad avere i servizi in fibra ottica, e nel frattempo sono partite ulteriori progettualità per collegare per esempio le zone industriali e le sedi dei Vigili del Fuoco.

Nel 2014, la Provincia ha avviato il Progetto Scuole per collegare alla fibra ottica tutte le scuole del Trentino non ancora connesse alla dorsale, nonché il Progetto per la rete FTTH, messo in pratica tramite un accordo di programma tra la provincia e il MISE. Ad aggiudicarsi il bando in questo caso è stata Open Fiber, che sta realizzando le reti in fibra ottica per arrivare in tutte le unità immobiliari del Trentino.

Fino a qualche anno fa la banda larga era intesa come un servizio che arrivava a un massimo di 20 Mbps, tutta su rame, dalla centrale telefonica fino alla casa dell'utente. Gli investimenti infrastrutturali, oltre alle dorsale, sono stati fatti per realizzare il collegamento in fibra ottica tra le centrali e gli armadi ripartilinea, mantenendo il rame tra questi e le sede degli utenti; già questo ha permesso di portare dei servizi fino a un massimo di 200 Mbps. Il passo che si sta realizzando è quello del FTTH, ovvero del Fiber To The Home, che prevede la fibra ottica dalla centrale fino all'appartamento.

Ci stiamo muovendo in un contesto previsto dall'Agenda Digitale 2020 europea, che prevede che tutta la popolazione sia connessa con almeno 30 Mbps, e che almeno il 50% della popolazione abbia i 100 Mbps. La strategia italiana è stata declinata in modo leggermente diverso, prevedendo una copertura ad almeno 100 Mbps per l'85% della popolazione e di almeno 30 Mbps gli altri. Il territorio italiano è stato suddiviso in 4 cluster; per quando riguarda il Trentino, tolti i comuni di Trento, Rovereto, Arco, Riva del Garda e Pergine Valsugana, che rientrano nelle aree A-B, e quindi nelle aree redditizie, tutto il resto del territorio rientra nei cluster C-D, dove sta operando Open Fiber.

Ad oggi abbiamo 15 comuni in cui gli utenti sono già collegati, 63 comuni su cui Open Fiber sta operando (si prevede che entro giugno 2021 ci siano cantieri aperti su tutti i comuni del Trentino). L'obiettivo è completare il progetto di Open Fiber entro la fine del 2022, così da mettere la fibra ottica a tutti i privati. Rimane esclusa una piccola parte dell'utenza (per le case particolarmente distanti dai centri abitati, pari a circa il 15%) che verrà collegata via radio, in ogni caso con una banda minima di 30 Mbps. 

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