Il ministro Garavaglia ha felicemente raccolto la grande sfida di un ministero tutto dedicato al turismo, e ci sta portando molte positività nella sua attività, compreso il motto dei suoi ultimi periodi, ovvero “questo inverno andremo tutto a sciare”. L'impegno c'è, ed è fortissimo, e per questo siamo molto grati alla sua azione di riscoprire il ruolo di un grande settore italiano che forse non è mai stato valorizzato, e che soprattutto in questo momento di ripresa, con un ministero tutto suo, può trovare lo slancio.
Dall'altra parte, io mi occupo di agricoltura, e sappiamo che il settore agricolo ha un legame stretto con il turismo, rapporto che era anche nascosto nei 10 punti esposti. Uno spunto per le categorie: si è parlato di territorio, ricordiamoci che la bellezza del territorio montano è anche la difficoltà di vivere un territorio che ha nella sua natura diverse sfide, nella sua quotidianità, per spostarsi, sfide meteorologiche. Si parla anche di costi superiori per fare impresa.
La garanzia principale che serve a un territorio è il presidio, senza presidio un territorio diventa abbandonato. Dall'altra parte il tessuto economico e produttivo è solo una parte del presidio. Le amministrazioni devono dare il massimo supporto perché si faccia impresa anche nei territori più marginali, in piccoli paesi e in valli senza transito. Dove magari ci sono proprio i paesaggi più suggestivi, ma diventa complesso fare impresa.
La rete deve essere a tre elementi, istituzioni, mondo economico e anche mondo civile. Il cittadino deve sentirsi parte di questo sistema, incluse le associazioni di volontariato, che sono una grande risorsa. Si tratta di una sfida del territorio che può costituire valle per valle una rete di base che trova poi il fiocchetto nel turismo. Perché quando una comunità è coesa e ben presente, con il cittadino che sostiene le imprese del proprio territorio, partendo dal basso, anche una piccola azienda in territorio di montagna trova la forza di fare impresa.
Non c'è bisogno di costruire un'identità. L'identità, in un territorio che sa e può fare impresa, si esprime da sola, con il prodotto agricolo tipico del territorio, con l'attività caratteristica della lavorazione dei materiali della montagna e via dicendo. Questo collegamento è la nostra sfida di oggi. Mentre questo può partire dal basso, dall'alto l'istituzione deve rispondere con le strutture e i servizi che non possono mancare nell'offerta turistica. Si parla di strade, di reti digitali e di servizi di base che garantiscono il presidio di cui si parlava prima, e sappiamo che su questo la nostra Giunta provinciale ha la massima attenzione.