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XXII BITM - L'intervento di Andrea Merz

Categoria: Agriturismo

Anno: 2021

XXII BITM - L'intervento di Andrea Merz

Relatore: Andrea Merz - Direttore del Consorzio dei Caseifici sociali del Trentino

Tag associati: SostenibilitàResidentiEnogastronomiaEmergenza sanitariaOver turismDigitalizzazioneInfrastruttureIdentità


Il settore che rappresento, quello lattiero caseario, è sempre arrivato in ritardo, perché la vita di un allevatore è difficile, perché la socialità dell'allevatore è limitata. Mancavano dei momenti di confronto. Negli ultimi anni, grazie a dei progetti – come per esempio Una montagna di latte, fatto in collaborazione con il Consorzio dei Comuni – che hanno visto impegnati diversi attori, ci siamo un po' aperti, facendo conoscere il nostro mondo, ospitando, facendo in qualche modo delle forme di turismo esperienziale, che sono servite a creare un connubio ancora più forte con il mondo turistico. Questo è stato possibile anche grazie a una serie di tecnologie che negli ultimi anni hanno interessato il nostro mondo, che talvolta sono state viste come avverse alla tradizione. Dico sempre che dobbiamo cercare di innovare nella tradizione, mantenendo una logica produttiva tradizionale, ma cercando di liberare un po' il tempo di questi agricoltori e allevatori. Ecco allora che è possibile dedicarsi al confronto, ospitare delle visite e avviare progetti come le fattorie didattiche, fare ristorazione con gli agriturismi, e via dicendo, mettendo a fattore comune la produzione primaria dell'azienda agricola con la struttura ricettiva e culinaria. E questo si fa senza fare concorrenza con i ristoranti, perché il target è diverso, come sono diversi spazi, modo e tempi.

Tornando ai 10 comandamenti, sono d'accordo su alcuni, mi permetto di dissentire sul “garantire il lusso della disconnessione”; questa secondo me è una scelta volontaria della persona. Una persona che non vuole essere connessa spegne la connessione dati e si disconnette dal mondo. Dobbiamo invece garantire la connessione in tutto il Trentino, perché garantendola possiamo offrire un Trentino nuovo e diverso, con la possibilità di attirare delle persone che vogliono lavorare qui restando connesse con il mondo. Questo perché il Trentino offre scenari spettacolari, offre qualcosa di diverso, e anche delle possibilità di fare dello smart working.

Sono invece d'accordo sul fatto che dobbiamo selezionare un po' la clientela e limitare il numero dei turisti presenti, seppur destagionalizzando. Metterci 3 ore da Trento a Madonna di Campiglio non è un indice di grande sostenibilità. Abbiamo una grande occasione, che è quella delle Olimpiadi 2026, che ci permette magari di fare anche qualcosa di diverso rispetto a quanto fatto negli ultimi anni.

Come mondo agricolo abbiamo visto che il Covid ha un po' frenato un po' di esperienze, che però ci vengono richieste sui social. Il fare formaggio in malga, che a noi può sembrare del tutto normale, per molti è invece del tutto eccezionale e sconosciuto. Partiamo da concetti che per molti sono scontati, ma che per delle persone che scelgono il Trentino come destinazione turistica non lo sono affatto.

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