Le donne in questi anni hanno dimostrato grandissima resilienza e capacità di costruirsi un futuro, di costruire delle nuove attività. Stanno portando innovazione, nonché recupero di tradizioni antiche, come il filare la lana, l'allevare nuovamente capre e asini, per produrre latte e prodotti per il benessere dei bambini, prodotti di bellezza e prodotti per la salute. Per prime le donne hanno iniziato a lavorare per l'economia circolare e sostenibile. In questi anni, durante i quali il Trentino ha vissuto una grande contrazione nel comparto imprenditoriale, l'imprenditoria femminile è cresciuta sempre, poco ma costantemente. Quest'anno a giugno si contavano 9.360 imprese femminili, cresciute di 180 unità rispetto all'anno scorso.
Abbiamo chiesto alla Camera di Commercio un approfondimento sul turismo e sulle donne che lavorano in montagna. Nei comuni sopra ai 600 metri di altitudine ci sono più di 3.200 imprese femminili; la cosa interessante è che la maggior parte di queste imprese si trovano nei settori di agricoltura e turismo. Nel turismo ci sono più di 800 imprese femminili, e il totale delle imprese del reparto del turismo è di 1.500 imprese, quindi parliamo di più del 50%. Sono cresciute in questi ultimi 5 anni anche le imprese attive nel reparto agricolo, anche quelle sulle 800 unità; in tutto il Trentino ce ne sono 2.000.
Questi sono numeri. Ma abbiamo fatto anche delle ricerche qualitative. Abbiamo promosso anche una ricerca con l'Università di Trento sull'imprenditoria femminile nel territorio dell'Euregio; abbiamo visto che livelli di qualità e di quantità si assomigliano, perché effettivamente i territori e la storia ci accomunano. Abbiamo visto anche che le donne sono molto legate alla protezione dell'ambiente e al territorio, e che hanno una leadership molto inclusiva e attenta al benessere di collaboratori e di clienti.
C'è bisogno di aiutare l'imprenditoria femminile, perché per le donne è ancora molto difficile avere il tempo di curare l'azienda e allo stesso tempo avere quello di curare la famiglia. C'è bisogno di strutture, c'è bisogno di aiutare i giovani al momento di aprire un'azienda, facilitando l'accesso al credito, e c'è bisogno di formazione; per questo con il nostro comitato, che in Trentino è nato 7 anni fa, promuoviamo corsi di formazione per aspiranti imprenditrici, insieme ad Accademia d'Impresa. Quest'anno è per esempio partito un primo master nazionale di formazione molto interessante.
Abbiamo anche scritto un libro che racconta la storia di 24 imprenditrici, con lo scopo di abbattere alcuni stereotipi, per dimostrare che si può lavorare in tutti i campi. Fare l'imprenditrice non è facile, serve la capacità, la passione, serve lo studio, e serve soprattutto tirare fuori il proprio talento, ed è un peccato che i nostri giovani debbano andare all'estero, quando noi abbiamo un territorio meraviglioso.
La montagna è viva solo se ci vivono le donne, le famiglie, per proteggere un territorio e per lasciarlo al futuro.