Siamo alla 22° edizione, ero presente anche alla prima. Devo dire che la BITM ha davvero dato un forte contributo alla crescita del nostro modo di fare turismo. Di passi in avanti in questi anni ne sono stati fatti tanti, questa iniziativa ci ha dato la possibilità di confrontarci e di guardarci negli occhi e di capire come rendere più importante e più economicamente efficiente il nostro turismo. Non sto a dirvi quali sono i dati nello specifico, qual è il PIL che il turismo produce, anche perché i dati oscillano, ma non credo di essere smentito quando dico che più o meno il 20% del Pil della nostra Provincia è prodotto dal turismo, parliamo di quasi 30 milioni di presenze con una spesa media di circa 120 - 130 euro, parliamo di miliardi di euro. L'importanza di questo settore è sotto gli occhi di tutti e credo che questi dibattiti ci stimolano e ci aiutano a fare ancora qualcosa di più.
Non vorrei mancare di rispetto a noi e a chi opera nel turismo, ma se guardiamo i nostri cugini a Nord vediamo che sono riusciti a interpretare il loro territorio forse un po' meglio di noi: forse hanno avuto un'attenzione più importante. Certo, hanno avuto anche dei vantaggi, la lingua li ha aiutati molto ad affrontare in particolare il mercato germanico, cosa che a noi non è riuscita nella stessa misura.
Eppure io dico che il Trentino è più bello dell'Alto Adige. Noi abbiamo per esempio il lago di Garda. Chi altri ha un lago del genere? Queste riflessioni dobbiamo farle in modo molto laico, molto responsabile, e questo anche per riconoscere il balzo in avanti che ha fatto il nostro settore e chi era preposto a guidarlo in questi anni. Riflettere su tali argomenti è molto importante. E lo è anche far capire quanto il turismo si debba integrare con l'economia del Trentino; sono cose che si stanno realizzando, ma che possono essere stimolate ed essere fatte di più, e meglio.