C'è da lavorare e molto. I punti dell'agenda esposta li definirei quasi dei comandamenti. E il buon Franceschini deve sapere che non tutti comandamenti vengono rispettati da tutti. Il turismo è rappresentato da tutti coloro che lo studiano, che lo approfondiscono, che cercano di mettere in atto strategie; ma dietro a tutto questo c'è l'operatore turistico. Tutto quello che è stato riportato nell'agenda è bello e ragionevole, ma dobbiamo misurarlo sullo spazio degli uomini e sulle disponibilità economiche dei nostri imprenditori. Ci sono elementi che possono causare delle contraddizioni: si dice per esempio di salvaguardare l'ambiente ma anche di sviluppare la comunicazione, e quindi di sviluppare strade. La grande mediazione dietro a tutto questo è importante, dobbiamo riconoscere che sviluppare il turismo non è così semplice; possiamo dire che il turismo è come l'eccipiente che c'è nei farmaci, che sembra non servire a nulla, ma che poi ti consente effettivamente di prendere la medicina che ti fa bene. Ma non possiamo prendercela con questo eccipiente in modo così impegnativo.
Stiamo facendo molto per migliorare le nostre strutture e per professionalizzare imprenditori e lavoratori. C'è la necessità di investimenti, di promozioni, di far comprendere a tutti quello che vogliamo raggiungere con quei 10 punti. Ogni tanto caliamoci nella realtà, sono belli i sogni, sono necessari, ma dobbiamo calarci nel quotidiano e confrontarci con esso. Per realizzare quei 10 punti è necessaria una grande condivisione, che supera quella di noi operatori, e che deve essere digerita da tutta la popolazione. Sarebbe sicuramente ragionevole farlo.
Il turismo può essere davvero il materasso su cui tutti si appoggiano comodamente, anche se poi il materasso non si vede, siamo più inclini a vedere la bella coperta. Se riusciamo a fare del turismo come quello di cui si è parlato in questi dibattiti, fatti bene, in cui si è parlato di turismo elevato, potremo elevare la nostra capacità di fare turismo come operatori, facendo un bel servizio alla nostra comunità e alla nostra economia.