Credo che questi momenti di riflessione, fatti anche in un contesto come il Muse che rappresenta la nostra storia, siano molto importanti. Senza la storia non possiamo pensare di affrontare il futuro. Sono momenti straordinari, durante i quali ognuno di noi può dare il proprio contributo, un laboratorio di pensiero.
Pensando al tema della conferenza di oggi, “Tecnologia, esperienza e turismo”, non c'è dubbio che con la tecnologia avremo a che fare, che piaccia o non piaccia: pian piano le nuove generazioni dovranno mettere a terra questi nuovi strumenti. Credo che le categorie lavorino da tempo su come formare, su come pianificare e su come mettere a disposizione gli strumenti tecnologici, con il contributo delle menti pensanti, degli studiosi, degli accademici, anche dei filosofi, perché oggi è da capire anche il ruolo di un ente intermedio.
In passato il ruolo di un'associazione di categoria è stato fortissimo, per organizzare a livello di categoria il lavoro fatto dai nostri operatori. Oggi c'è da fare un ulteriore passo, per saper interpretare le esigenze dei giovani, per usare al meglio le tecnologie, per intercettare le migliori opportunità.