L'ente che presiedo non è molto conosciuto. Si tratta di un ente paritetico, che conta nel proprio consiglio di amministrazione, semplificando, dei rappresentanti dei lavoratori e dei rappresentanti dei datori di lavoro. Questi enti, a livello nazionale e territoriale, si occupano di alcune attività, tra le quali la più importante è la formazione. Interveniamo anche nel sistema sanitario, riuscendo a passare dei ticket e dei sostegni ai lavoratori per alcune specifiche spese escluse della normale assistenza pubblica.
La formazione è la questione principale del settore turistico. Anche da utente, riscontro che non sempre c'è la formazione adeguata all'interno delle strutture di montagna, soprattutto guardando ai dipendenti.
Noi come ente facciamo corsi di formazione per riuscire a fare sì che anche il dipendente sia capace di dare informazioni al turista, il quale non si accontenta di vedere il menù dei rifugi e degli alberghi, spesso chiede – soprattutto nei rifugi – informazioni su montagne, sentieri, cime e via dicendo; su questo si trovano spesso delle persone poche preparate. La formazione deve essere presa con maggiore importanza nelle strutture che si occupano di turismo montano. Tutti gli operatori attivi nel settore dovrebbero fare corpo unico per riuscire a elevare la formazione e la capacità di dare informazioni, anche per allargare il periodo della vacanza, che non sia troppo ristretta ai mesi di agosto o di gennaio. Il lavoro nel settore turistico non può essere un ripiego, non può essere inteso come un'occupazione da scegliere solamente durante la pausa scolastica. È necessario fare in modo che il lavoratore possa essere fidelizzato al settore, ma perché questo sia possibile è necessario che il lavoro possa durare più mesi nel corso dell'anno.