Mi occupo di persone che cercano lavoro e di aziende che cercano dipendenti. Nel farlo sento molto spesso degli stereotipi, sento l'utilizzo di classificazioni ormai superate.
La ricerca di lavoro è un lavoro esso stesso. Aiutare le persone a incrociare le aziende è un lavoro. Il settore turistico è un settore strategico, è già stato detto, anche per i volumi che in questo territorio vengono mobilitati. La pandemia ha un po' congelato le aspettative in un settore in cui, per tradizione e per abitudine, di solito “si andava a lavorare”. Molte persone si sono ripensate, si sono reinventate, hanno pensato che è possibile avere una carriera lavorativa diversa.
Questo è un tema su cui noi, come Agenzia del Lavoro, stiamo ragionando. Penso ai lavoratori che accolgono le persone/turisti, ai professionisti del comparto stagionale, che devono qualificare la sostenibilità di cui avete parlato benissimo prima di me. Cosa facciamo in tal senso? In questo momento storico si parla tanto di politiche attive, e secondo me in questo periodo queste devono andare a qualificare un comparto, al punto che le persone non arrivino a scegliere altro, vivendo la stagionalità come una scelta di ripiego. Dovrebbero invece vivere la professione in un altro modo.
La nostra ultima iniziativa si chiama Winter Recruiting, lanciata come Agenzia del Lavoro: in 20 giorni di lancio ha raccolto 780 candidature di persone che, nell'80% dei casi, sono persone con esperienza. La metà di questi candidati non sono residenti in Trentino. Questo per sottolineare che non è un problema di trovare personale, quanto invece di qualificarlo. Dobbiamo fidelizzare non solo i visitatori, ma anche i nostri lavoratori.