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BITM XXIII - L'intervento di Luca Oliver

Categoria: Tutela del territorio

Anno: 2022

BITM XXIII - L'intervento di Luca Oliver

Relatore: Luca Oliver - Presidente delle Acli Trentine

Tag associati: Sviluppo economicoResidentiIdentità


A connettere territorio ed eccellenze è la comunità. È il contenitore nel quale matura l'esperienza necessaria a far sì che il territorio non sia piccolo, difficile da difendere e da valorizzare, è la comunità che vive quel territorio. Credo che l'esperienza che il turista cerca, soprattutto dopo il Covid, è incontrare la comunità che anima un territorio. Partendo dal fatto che il turismo è un'industria fondamentale del paese e in particolare della provincia, per renderlo il più possibile compatibile con la comunità che lo ospita e che diventa la promotrice del territorio, serve un continuo confronto con il territorio stesso.

Risulta strano quando la promozione turistica è lontana dagli aspetti sentiti dalle comunità. È chiaro che che le misure di promozione non possono essere slegate da quello che il territorio vuole ed è capace di promuovere. È questa secondo me la chiave di un elemento che altrimenti rischia di essere unicamente sulle spalle di una contribuzione pubblica. Se invece diventa patrimonio collettivo, se ciascun cittadino diventa artefice e promotore del proprio territorio, oltre che essere maggiormente sostenibile, diventa una promozione più vera, più capace di coinvolgere. La comunità è la chiave dello sviluppo e della capacità di trasformare le nostre piccole realtà in grandi eccellenze, ed è chiaro che la comunità è fatta appunto di relazioni. Quello che differenzia un insieme di persone dalla comunità è la qualità delle relazioni che legano tra di loro persone e soggetti economici, che danno opportunità e che occupano spazi importanti. É la cura di queste relazioni che diventa il denominatore comune, sul quale credo che serva un impegno collettivo. Queste giornate sono innanzitutto un'occasione per renderci conto di quanto questo sforzo collettivo sia sempre più necessario. Queste giornate sono un modo per riflettere, certo, ma per realizzare questa convergenza è necessario che da oggi e da domani si riesca a comprendere il valore che oggi va ben oltre la necessità in termini di rappresentanza. Abbassare i vessilli di ciascuna organizzazione consente di trovare più facilmente quegli incroci che sono proprio il terreno fertile su cui matura il patto di comunità, un presupposto per sviluppare in modo continuativo le attività che il territorio è maggiormente in grado di sopportare. Su questo mi viene in mente un'altra parola chiave che vorrei aggiungere: uno dei diritti forse più dimenticati, il diritto all'eredità culturale. Parlo di quel diritto che hanno le nuove generazioni di poter ricevere un pianeta ricco, come lo abbiamo ricevuto noi. Dobbiamo passare il testimone e cercare di renderlo più importante, più interessante. La parola che riprendo da quelle proposte è invece consapevolezza. Penso quindi a un'unione, tra la consapevolezza della richiesta di trovare dei punti di convergenza, anche tra parti molto diverse della società civile, e la necessità di pensare a questo diritto dell'eredità culturale. Insieme possono essere un presupposto importante per fondare una visione del turismo che non sia limitata agli indici economici, ma che possa essere davvero un elemento di promozione delle nostre comunità.

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