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BITM XXIII - L'intervento di Mariangela Franch

Categoria: Sfide del turismo montano

Anno: 2022

BITM XXIII - L'intervento di Mariangela Franch

Relatore: Mariangela Franch - Economista e Docente dell'Università di Trento

Tag associati: Città di TrentoMobilitàInfrastrutture


Ho avuto l'onere e l'onore di coordinare dal punto di vista scientifico la stesura del Piano di Politica Turistica del Comune di Trento 22-32, per i prossimi 10 anni. Un lavoro lungo, interessante. Cosa porto qui oggi? Due parole, i concetti portanti di questo piano decennale che guarda al futuro: Trento città Hub e Trento città Gate.

Si parla di Hub come snodo di persone, di merci e di dati, un luogo che facilita questo passaggio. Come mai Trento? Perché dal punto di vista turistico è effettivamente una meta di passaggio. La permanenza media è di 2,3 giorni, l'idea del passaggio ci ha condotto lungo tutto il lavoro. Perché di dati? Perché a Trento c'è un grosso centro universitario, un sistema di ricerca, e quindi la possibilità di diventare – e di essere già – uno snodo per utilizzare al meglio i dati, a supporto delle categorie. E il passaggio di quali persone? I turisti sono parte temporanea della comunità, e poi ci sono le persone residenti, tra cui anche gli universitari, che lo sono in modo temporaneo. Il Gate è un passaggio, un cancello che si apre e si chiude per andare da un'altra parte. L'idea è che il piano diventi una possibilità di aprire verso tutti i territori del Trentino, e verso le varie offerte turistiche dislocate nei vari ambienti, che ci sia quindi un'osmosi tra Trento e il territorio fuori Trento, e viceversa. Quindi non c'è più la chiusura della città di Trento che va a rubare turisti a Levico o ad altri centri; l'idea è quella di creare delle facilitazioni attraverso dei gate, che chiaramente hanno moltissimo a che vedere con la mobilità.

Si parla di mobilità sostenibile, la cui realizzazione non è così semplice. Sappiamo tutti che il turismo lo hanno inventato gli svizzeri, con una grandissima lungimiranza: fin da tempi non sospetti hanno privilegiato il trasporto su ferrovia rispetto a quello su gomma, utilizzando via via le politiche “stick and carrot”. Vuoi andare in auto? Allora il parcheggio a Lucerna lo paghi 6 euro all'ora. Contemporaneamente questa mobilità ha saputo trovare i collegamenti giusti, quello che anticipava come sogno Busato. Posso arrivare a Lucerna, passare sul lago e con lo stesso ticket e da lì prendere una funivia per arrivare in quota. L'integrazione di questa mobilità sostenibile, non a chiacchiere, a misurazione di emissioni, è l'elemento che lega l'Hub e il Gate.

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