Il nostro territorio è sicuramente molto piccolo rispetto al turismo visto a livello macro, e quindi dobbiamo puntare sempre di più sulle piccole eccellenze territoriali, per attrarre sempre più turismo. Arrivando agli eventi, Guardini ha introdotto dei temi un po' spinosi. Dal mio punto di vista gli eventi possono essere visti in tanti modi. Ma cosa si intende per “grande evento”? Si parla del budget? Delle persone che vengono attirate sul territorio? Delle complicazioni create sul territorio? Le sfaccettature del grande evento sono tantissime, e ognuno di noi può giudicare la positività o la non positività, sia in base alla propria frequentazione del luogo, sia in base alle abitudini che uno ha crescendo. Se uno vive tutta la vita a Trento, una piccola città di 100mila abitanti, vede un evento di 10mila persone come un grande evento; se uno vive in una città con milioni di abitanti, sa che lì il grande evento è settimanale. Tutti i fine settimana in una media-grande città europea c'è una partita di calcio che attira 50-80mila persone, che viene gestita senza problemi. La nostra percezione di un grande evento include anche le nostre abitudini. Questo non per dire che le negatività non ci sono, quanto per sottolineare che le interpretazioni sono molte.
Noi come Apt Trento sicuramente abbiamo grandi vantaggi che ci arrivano da questi eventi che vengono organizzati in città da Trentino Marketing e dalla Provincia. Dal nostro punto di vista cerchiamo e cercheremo sempre di più di fare in modo che gli eventi che dipendono strettamente da noi possano essere organizzati in un filone di prodotto, andando a individuare i prodotti che riteniamo importanti a medio-lungo termine per la città e per il nostro ambito. In questo senso stiamo lavorando a un importante piano strategico triennale con uno sguardo a 2030, per individuare le colonne portanti della nostra offerta turistica. Tutto quello che andremo a fare come eventi deve essere inserito in questi prodotti turistici, così da creare indotto diretto per il territorio. Il fatto che tante attività economiche godano dell'indotto generato dagli eventi è un dato certo, a maggior ragione dopo anni del Covid, con le chiusure che questo ha comportato.
Più nello specifico, stiamo creando un piano triennale importante, individuando dei pilastri su cui organizzeremo degli eventi in futuro: turismo food and wine, Trento cuore del Trentino, turismo culturale e prodotto cicloturistico. Chiudo facendo un esempio di come l'evento deve inserirsi in questi prodotti turistici. Nel 2021 qui a Trento è stato organizzato il Campionato europeo di professionisti di ciclismo. Il quale come è noto ha creato qualche difficoltà a livello della chiusura delle strade, ma anche tanto indotto economico, nonché tanti vantaggi a livello di comunicazione, con le immagini del Trentino che sono state viste in tanti paesi esterni. L'indotto non è solo diretto, non è facile da misurare, ma crea flussi turistici nel futuro. Noi punteremo moltissimo sul prodotto cicloturistico, che è in grande espansione e ha un flusso di affari di circa 40 miliardi di euro a livello europeo e 2 miliardi di euro a livello italiano; noi cercheremo di far diventare Trento una capitale del cicloturismo, sfruttando la posizione vantaggiosa all'interno dell'asse del Brennero. Eventi come l'Europeo 2 anni fa, il Mondiale dei cicloamatori l'anno scorso e la tappa del Giro d'Italia quest'anno con arrivo sul monte Bondone sono inseriti in questo filone.