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XXIV BITM - L'intervento di Alessandro Zorer

Categoria: Marketing per il turismo

Anno: 2023

XXIV BITM - L'intervento di Alessandro Zorer

Relatore: Alessandro Zorer - Direttore Ricerca e Sviluppo di Delta Informatica

Tag associati: Sviluppo economicoFuturo del turismoDigitalizzazione


Vi parlerò del progetto Indaco, e di come in questo progetto ci siamo trovati sostanzialmente in mancanza di dati, e di come ci siamo impegnati per raccoglierli. È un progetto partito circa due anni fa, con la vincita di un bando per la costruzione di piattaforma di e-commerce territoriale. Il progetto è partecipato da sette realtà trentine: abbiamo fondato una società l'anno scorso, e siamo in conclusione della fase progettuale, stiamo passando alle consegne alla società per portare poi sul mercato i risultati del progetto. Si tratta di un progetto di sviluppo con un investimento importante; da un punto di vista di piattaforma tecnologica, quello che farà la nostra piattaforma di e-commerce sarà un'orchestrazione di servizi. Andrà quindi a comporre dei servizi smart per vendere, per fare dell'eshop in modo il più possibile accattivante; per gestire la logistica e le consegne dei prodotti; per gestire i pagamenti, e via dicendo. Ci sono diversi ambiti in cui c'è la possibilità di innovare, il che vuol dire anche avere dei vantaggi competitivi sul mercato.

Quello che abbiamo compreso è che c'è un aspetto importante di evangelizzazione se vogliamo vendere i prodotti o i servizi a livello territoriale, dobbiamo evangelizzare soprattutto il tessuto economico, anche sulla possibilità di combinare diversi canali di vendita. E su questo, devo dirlo, sia la Provincia che le associazioni di categoria stanno facendo la loro parte. Dobbiamo quindi spiegare cosa significa vendere online, quali sono le differenze con la vendita tradizionale, quali sono le possibilità offerte dalle combinazioni di diversi canali. Ci sono poi tutte le fasi classiche, dall'onboarding alla gestione dei prezzi, per arrivare fino alla gestione operativa delle vendite.

Abbiamo realizzato sostanzialmente una piattaforma tecnologica che combina diversi strumenti di mercato. C'è il tema della vendita dei prodotti, e c'è il tema della vendita di esperienze turistiche. Nell'intersezione tra questi due ambiti abbiamo trovato effettivamente un ambito interessante in cui andare a investire, valorizzando la produzione del territorio e il suo brand. La combinazione della vendita di esperienze sul territorio e offline, con presenza fisica, rispetto alla possibilità di vendere online: è questo l'aspetto che abbiamo trovato più interessante.

C'è poi il tema della multicanalità. Sulla vendita di ospitalità il mercato è molto maturo a livello di attori e di strumenti, con diversi canali di vendita anche molto affermati; sul mercato della vendita dei prodotti, al di là dei grand marketplace, si parla invece di un mondo in consolidamento. È chiaro però che tra qualche anno ci sarà un'offerta persino eccessiva di canali online. Abbiamo quindi pensato che quello che serve e che servirà in futuro è la possibilità di avere – soprattutto nel caso di piccoli soggetti – un punto unico di accesso per vendere sia sui canali propri che su canali esterni, nonché su canali che gestiamo noi. In questo abbiamo trovato degli aspetti di valore aggiunto per chi vende.

Abbiamo fatto qualche sperimentazione. Una in occasione dell'evento Autumnus, qui a Trento, pochi giorni fa: qui abbiamo sperimentato la possibilità di unire il classico mercatino a vendita diretta con la vendita online. C'era un tag che si poteva “fotografare” con lo smartphone per acquistare i prodotti online e farseli consegnare a casa, cosa che può essere molto utile soprattutto negli eventi più affollati, dove proprio la grande folla potrebbe limitare gli acquisti. La possibilità di farsi consegnare a casa dei prodotti è interessante, così come quella di agganciare il turista, per poi riproporgli dei prodotti quando torna a casa. Si tratta di un buon modo per unire il mondo offline online. Abbiamo anche fatto un evento a settembre qui al MUSE, un apericena in cui abbiamo portato i nostri produttori a contatto con i turisti, per unire un luogo simbolico come questo alla possibilità di riprendere poi i contatti online, unendo l'esperienza gastronomica con il mondo turistico e con l'opportunità di vendita.

Arriviamo al tema dei dati. La piattaforma sfrutta anche degli aspetti di intelligenza artificiale, soprattutto per la parte “raccomandazioni”, analizzando i dati raccolti con degli strumenti di auto-apprendimento per migliorare nel tempo i suggerimenti. Un aspetto in cui non abbiamo trovato molti dati a disposizione è stato proprio quello relativo proprio alla produzione enogastronomica; abbiamo quindi impostato una “Geografia dei produttori trentini”, usando questo termine perché per noi il luogo è importante, si tratta del territorio dove va spesso anche il turista.

Abbiamo basato questa analisi, che andrà avanti negli anni, sulla geolocalizzazione della produzione. L'abbiamo fatta con un tirocinante, si tratta infatti di una di quelle attività che può essere benissimo portata nelle scuole e negli istituti superiori; è stata portata avanti attraverso degli strumenti informatici, andando a cercare per esempio gli Open Data, che a volte siamo andati ad aggiornare, e andando a raccogliere i dati utili sui siti dei produttori, per poi portarli su dei livelli geografici, dove poterli rappresentare e analizzare. Sono stati così raccolti oltre 2.000 produttori, e li abbiamo poi scremati per eliminare i “conferitori”, limitando cioè l'analisi ai produttori che sono anche in grado di vendere, direttamente o attraverso per esempio la GDO. Li abbiamo rappresentati geograficamente e mappati rispetto agli ambiti turistici, e divisi in categorie diverse (agricoltura, agriturismo, allevamento, prodotti caseari, pane e dolci, etc). L'allevamento risulta per esempio molto rappresentato e diffuso su tutto il territorio, mentre la produzione del miele ha numeri molto più limitati, pur essendo abbastanza distribuita, laddove invece ovviamente l'olio si fa solo sul Garda. Alcuni risultati sono molti ovvi, ma va detto che con questa indagine molto dati vengono oggettivizzati, al di là di ogni opinione.

È un lavoro che è necessario, che mettiamo volentieri a disposizione della comunità. Più sarà preciso, più sarà verificato, più sarà utile. Per noi è la base, sapendo che per fare marketing è necessario avere dei dati, come ricordava prima Felicetti. C'è un tema di target, di utenti finali, ma anche di merchant, di chi ci dà la base per poter effettuare le vendite. 

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