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XXIV BITM - L'intervento di Franco Aldo Bertagnolli

Categoria: Sfide del turismo montano

Anno: 2023

XXIV BITM - L'intervento di Franco Aldo Bertagnolli

Relatore: Franco Aldo Bertagnolli - Presidente dell'Azienda per il Turismo Trento Monte Bondone

Tag associati: DestagionalizzazioneCittà di TrentoAPTDigitalizzazione


Ogni anno trovate dei temi stimolanti, e mi associo a quello che ha detto chi mi ha preceduto: vedere la sala così piena di giovani dimostra la qualità e il successo di questa manifestazione. Faccio tre brevi riflessioni. La prima sugli hotel a 5 stelle. Credo che Trento in questi 10 anni sia cresciuta davvero tanto, le presenze sono arrivate a 1,2 milioni; penso che Trento, come città turistica e come capoluogo attrattivo tutto l'anno, si meriti un 5 stelle. Occorre creare dei presupposti per cui ci possa essere un imprenditore o più imprenditori che facciano una struttura a 5 stelle a Trento; ovviamente tutto parte dalla pianificazione urbanistica, e serve quindi che il Comune individui degli spazi per creare l'opportunità di costruire un 5 stelle. Trento è meta di flussi turistici importanti, anche grazie a grandi eventi come i Festival, che attirano ospiti di livello nazionale e internazionale, di alto livello. Spesso come APT ci occupiamo dell'ospitalità, e quindi di trovare un'ubicazione agli ospiti, e a volte si hanno dei problemi nel garantire le qualità richieste. Crediamo che questo presupposto quindi ci sia. Prima è stato citato il concetto del ROI: è evidente che per trovare qualcuno disposto a investire in un 5 stelle è necessario poter prevedere un ritorno sull'investimento. I flussi sono elevati, e adesso finalmente un progetto di questo tipo può essere preso in considerazione.

Il secondo tema è relativo al turismo a quattro stagioni. Crediamo che Trento, guardando anche alle altre località in Trentino, sia quella più vicina a essere a “quasi quattro stagioni”. Abbiamo le strutture aperte 365 giorni all'anno, quando invece qualche anno addietro ci trovavamo con due periodi di “buco”, ovvero il periodo di ottobre e novembre, in cui c'era oggettivamente un calo importante di turismo e abbiamo ancora oggi il periodo tra il 15 di gennaio e Pasqua, che per Trento è bassissima stagione. Per la fortuna di altre località, in quel periodo i turisti vanno altrove, per esempio a sciare. Per noi attirare turismo tra metà gennaio e Pasqua è difficilissimo, laddove invece siamo riusciti a coprire il periodo tra ottobre e novembre, grazie alle tante iniziative messe in atto. È evidente che gli eventi attirano turisti, e oggi a tutti gli effetti la stagione estiva su Trento arriva quasi a comprendere anche ottobre, e quindi sì, siamo effettivamente vicini a raggiungere le quattro stagioni.

L'ultima riflessione che faccio è relativa al digitale. I colleghi più esperti sono andati più nel dettaglio, ma è evidente che più dati possiamo avere sui turisti, più si riesce a fare una programmazione chiara, a fare una comunicazione migliore e a pubblicizzarsi al meglio in determinati mercati. Come Trento l'anno scorso abbiamo approvato per la prima volta il piano pluriennale operativo dell'APT, fino al 2030, in cui abbiamo individuato i principali focus per la nostra città. I quattro focus sono la cultura (il prodotto forse più sviluppato), il food and wine (in quanto ormai c'è un'offerta di altissima qualità, con l'enogastronomia che ci può aiutare ad attirare turismo di qualità), il cicloturismo (pensiamo che si svilupperà sempre di più), e infine il concetto di Trento come hub turistico del Trentino. Essendo il capoluogo crocevia di chiunque venga in Trentino, vorremmo che tutte le persone che vanno in vacanza nelle valli potessero passare anche a Trento e godere della sua offerta.

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