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XXIV BITM - L'intervento di Giulia Dalla Palma

Categoria: Marketing per il turismo

Anno: 2023

XXIV BITM - L'intervento di Giulia Dalla Palma

Relatore: Giulia Dalla Palma - Ata & destination development Trentino Marketing

Tag associati: SostenibilitàStatisticheOver turismDigitalizzazione


Abbiamo inglobato all'interno della nuova area di destination development di Trentino Marketing anche l'area che era di Paolo Nascivera, nominato prima, e mi aggiungo quindi ai ringraziamenti per quanto fatto. Si tratta dell'area di tourism intelligence, che fornisce conoscenza al sistema per permettere poi di prendere le decisioni più corrette. Lavoriamo in stretto contatto anche con i fornitori di HBenchmark, che è lo strumento più importante che abbiamo per prevedere il futuro a breve termine.

Oggi dividiamo le fonti dati che abbiamo in diverse macroaree; abbiamo prima di tutto le fonti dati relative all'analisi del contesto, e che ci danno anche una previsione di quello che sta succedendo. Abbiamo per esempio visto che HBenchmark ci dice che, ad oggi, le prenotazioni invernali sono del 21% superiori rispetto a quelle di un anno fa, e questo ci dà delle indicazioni anche per impostare una campagna di comunicazione corretta; o per evitarle di farla, se non necessaria.

Abbiamo poi le fonti dati come Google, che ci dice come si stanno comportando i nostri ospiti sul web, e che ci dice inoltre cosa stanno cercando; abbiamo Feratel, che è il canale di vendita che utilizziamo nella Provincia di Trento, e abbiamo le analytics del sito Visit Trentino, ovvero del nostro sito web.

E poi abbiamo un blocco di fonti dati altrettanto importanti che ci dicono come si comporta l'ospite quando arriva in Trentino, fonti che utilizziamo per una programmazione a medio – lungo termine, per ragionare anche di sostenibilità. Per sapere cosa fa oggi l'ospite quando viene in Trentino utilizziamo per esempio le celle telefoniche, andiamo cioè a indagare insieme alle analytics delle celle telefoniche i carichi antropici. Fino a ieri parlavamo di residenti e di turisti; oggi riusciamo invece a dire che, in un determinato luogo e in un certo momento, abbiamo residenti, turisti, escursionisti (gente che non pernotta in quel luogo), pendolari. Poter differenziare i carichi antropici dei luoghi al giorno d'oggi apre delle frontiere molto interessanti. Non possiamo vedere il singolo numero di telefono, ma possiamo vedere che per esempio in un luogo ci sono 100 mila persone, e possiamo vedere delle percentuali: se una cella telefonica viene vista molte volte durante l'anno viene classificata come residente; se viene vista solo durante il giorno e non durante la notte viene classificata come escursionista; se si vede anche il pernottamento in brevi periodi, è un turista.

Un'altra interessantissima frontiera che stiamo cercando di indagare è quella legata al monitoraggio delle targhe delle auto. Abbiamo già un'infrastruttura di telecamere sul territorio, che oggi viene usata principalmente per finalità di sicurezza pubblica, e che un domani potrebbe restituirci delle informazioni importanti sui flussi, sugli spostamenti, sulle direttive. Pensiamo per esempio ai passi dolomitici: quante auto transitano, e cosa fanno quelle auto che passano in quei luoghi?

Abbiamo quindi molte fonti dati, che ci restituiscono delle informazioni sul comportamento dei turisti, e abbiamo un ultimo blocco di dati che ci porta invece ad “ascoltare” i nostri ospiti, e ci restituisce il loro sentiment, per sapere quindi cosa pensano i turisti di noi. In questo senso abbiamo sviluppato una piattaforma insieme a Data Appeal, che ci permette di indagare tutto quello che gli ospiti dicono di noi, per avere un dato sul sentiment. Oggi, per esempio, la piattaforma ci dice che, in media, in Trentino siamo messi bene, che c'è molta soddisfazione su tutti i cluster; principalmente sull'ospitalità, sulla ristorazione e sui servizi. Individuiamo un piccolo momento di criticità a livello di mobilità e di parcheggi.

Per quanto riguarda l'overtourism stiamo lavorando in modo particolare con le agenzie territoriali, e abbiamo un progetto su quelli che abbiamo definito “hotspot” turistici, che in Trentino sono legati soprattutto ai laghi durante l'estate, a Molveno, Tenno, Tovel, Vallesinella e via dicendo. Qui stiamo introducendo la metodologia della “carrying capacity”, per studiare qual è il numero corretto di persone che possono frequentare quel luogo affinché non si degradi, e affinché non cali la soddisfazione dell'ospite. Incrociamo quindi la qualità dell'esperienza con la salvaguardia dell'ambiente, con una metodologia che ormai è sperimentata.

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