La prima cosa che vorrei dire è che il tema dei dati, e quindi l'obiettivo di diventare una data-driven destination, deve essere approcciato a livello di sistema. Non solo APT e Trentino Marketing quindi, ma anche categorie, operatori e così via. Il turismo è complesso, dobbiamo mettere insieme tanti pezzi. Prima è stata citata la Fondazione Altagamma: proprio ieri sono stato a Milano per un evento organizzato dalla Fondazione, dove si è parlato di turismo di alta fascia e delle previsioni per il 2024. Un tema che è emerso in modo forte è quello dell'esperienza, tema che conosciamo ormai molto bene. Pensiamo a comprare un paio di scarpe, per uscire un attimo dal settore turistico: è ormai più importante comprare l'esperienza che quella azienda ti può offrire (la storia, la tradizione, la manualità) che il prodotto in sé. Se vogliamo tornare al settore turistico, se vogliamo proporre all'ospite di costruirsi la propria esperienza di vacanza, è fondamentale avere dati a nostro supporto per questa progettazione dell'esperienza. E questo è qualità, questo è turismo a 5 stelle, attraverso la personalizzazione. Uno degli strumenti forti che abbiamo a disposizione è anche il cosiddetto progetto Trentino Guest Platform e l'utilizzo dell'app Mio Trentino. Dall'anno scorso ci sono stati circa 500 mila download, con circa 400 mila utenti registrati, dei quali iniziamo a conoscere i comportamenti. 400 mila comportamenti diversi sul territorio, il che significa poter andare davvero nella direzione dei dati e della qualità.
Da tantissimo tempo parliamo di destagionalizzazione, ma si fa fatica a crescere in modo consistente al di fuori delle stagioni classiche. Quindi ritorno a qualcosa che è stato nominato prima, ovvero all'utilizzo delle celle telefoniche per capire quante persone ci sono in un'area. Al di fuori di quello che può dare HBenchmark, oltre a quello che si può dire agli alberghi – conosciamo infatti tutto quello che dà il comparto extralberghiero – questo nuova fonte dati ci può dire qualcos'altro?
Ci può aiutare a capire quanta gente in eccesso c'è in alcuni momenti e in alcuni luoghi. Sarebbe importante capire quante persone ci sono nel nostro territorio di Madonna di Campiglio a ottobre, quando pensiamo che magari il turismo non esiste; invece poter dire che ci sono “tot persone”, e sapere anche quanti giorni rimangono, cosa hanno fatto e cosa faranno, ci aiuta a fare crescere in modo chirurgico una progettualità che può essere sostenibile. Grazie ai dati si può crescere in modo consistente e veloce anche sulla destagionalizzazione, per rendere gli investimenti più efficienti.
Ultimo tema e chiudo: credo che la conoscenza del fenomeno turistico grazie ai dati debba essere maggiormente diffusa sul territorio. Parlo della conoscenza dei dati da parte degli operatori, non solo da parte degli enti, per far evolvere il sistema in modo più veloce. Il tema è rendere un dato attraente, facilmente divulgabile, perché a volte 200 slide che dimostrano determinati dati non vengono recepite facilmente da parte del destinatario di quelle informazioni. Quindi penso anche al lavorare un po' anche sull'appeal di questi dati, per renderli più attraenti.