L'enoturismo in Trentino è un fattore importante per il turismo, e viceversa. Nelle stagioni prettamente turistiche l'enoturismo beneficia delle presenze in Trentino; d'altra parte, il comparto turistico beneficia del lavoro di coltivazione e quindi di cura e di manutenzione del territorio, e questo diventa un fattore molto attrattivo per il turismo, con un territorio presentabile e bello da vedere. L'architettura nel comparto vitivinicolo è diventata, non solo in Trentino, un punto distintivo. Anche il progetto della Cittadella del vino a Mezzocorona ha recuperato un'area industriale degli anni Cinquanta che oltre a produrre un impatto visivo molto degradato, era un'area poco salubre per il territorio. Anche lì il progetto ha voluto essere non solo imprenditoriale, “poiché il buon vino si può fare anche in un contesto meno curato” ma è stato anche quello della promozione territoriale, di recupero ambientale e di qualificazione non solo di quell'area, ma dell'immagine di un Trentino attento al territorio, alla sostenibilità, al recupero ambientale.
Anche l'opera che stiamo facendo nel settore vino segue questo percorso, rispetto alla sostenibilità, quella ambientale che diventa economica e sociale; si muove verso una cultura del bello, del rispetto dell'ambiente e delle persone. Diventa così un fattore distintivo importante. Io ho l'opportunità di girare molto, di partecipare a convegni in cui si parla di imprenditoria vinicola ma anche di questi aspetti: aggiungere questa componente di etica nel lavoro, di rispetto e di cura, è attrattivo e qualificante per un territorio.