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XXV BITM - L'intervento di Monia Bonenti

Categoria: Tutela del territorio

Anno: 2024

XXV BITM - L'intervento di Monia Bonenti

Relatore: Monia Bonenti | Vicepresidente del Fondo Comune delle Casse Rurali Trentine

Tag associati: SostenibilitàResidentiLavoroDigitalizzazioneIdentità


Diventa davvero molto semplice intervenire stamattina e parlare delle Casse Rurali Trentine. Già il nostro nome “Casse Rurali” è importantissimo: abbiamo delle banche di comunità che operano sul territorio. Non dimentichiamo la storia e il grande valore che il Credito Cooperativo ha sempre avuto per la terra trentina. Noi parliamo di Casse Rurali. Il Trentino oggi rappresenta una dimensione di benessere, anche grazie al turismo, ma nel passato non era così. Questo Credito Cooperativo che ha sempre portato al centro la comunità e le persone – residenti e turisti – è stato il motore dello sviluppo di questa economia territoriale.

Ai tempi il Trentino era fatto effettivamente di “terre alte”, uomini semplici con valori altrettanto semplici. Un territorio contraddistinto da un’agricoltura povera, di montagna, e dall’allevamento. Questa cura importante del territorio, che gli agricoltori e gli allevatori di allora facevano, è stata un assist fondamentale per il nostro turismo odierno. Non dobbiamo dimenticare che, dietro un Trentino che è un valore dal punto di vista turistico, c’è ancora tanto valore espresso dall’agricoltura di montagna, seppur con strumentazioni nuove, e dall’allevamento di montagna, che permette di conservare il territorio nella sua bellezza più ampia.

Da sempre le Casse Rurali sono quindi a sostegno della microeconomia di montagna. Cosa che per una banca non è semplice fare: le banche blasonate sostengono le grandi realtà industriali. Le Casse Rurali si impegnano a essere sui territori e ad ascoltarli. Quando lo facciamo ascoltiamo i giovani, come avete fatto qui stamattina, oltre alle microimprese e alle imprese.

Quando parliamo di turismo di montagna dobbiamo fermarci, e tornare anche al silenzio. Che è per l’appunto anche ascoltare la natura, e staccarci dalle tecnologie: lo dico oggi ai ragazzi che sono molto legati alle tecnologie, anche noi adulti abbiamo un legame forte con la tecnologia, ma talvolta forse dovremmo staccarci, fermandoci per apprezzare quello che ci circonda.

Gli stimoli che possono avere in testa possono essere moltissimi. In questo processo di ascolto sui territori che abbiamo cercato di portare avanti con i ragazzi, sono emersi degli elementi importanti. E li condivido perché l’impegno di una Cassa Rurale non è soltanto quello di mantenere il tessuto economico fine a sé stesso, ma anche fare in modo che i giovani possano trovare il senso di immaginare la propria vita anche nei territori di montagna. Non solo la grande città dà grandi opportunità; anche la semplicità dei nostri luoghi può arricchire e dare la possibilità di immaginare la crescita delle famiglie in questi territori ricchi di valore.
Ascoltando i giovani, è emerso per esempio, che ci occupiamo spesso degli ospiti, con delle guest card, mentre avremmo bisogno anche di resident card, e dunque di maggiore attenzione per chi vive sul territorio tutto l’anno, che lo mantiene, e che può generare ricchezza. Non pensiamo solo al turista, ma pensiamo anche alle comunità intese, come possibilità di vita: i ragazzi hanno evidenziato quanto sia importante questo aspetto, soprattutto in fatto di abitabilità, poiché troppo spesso si preferisce dare spazio a turisti e non ai residenti.

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