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XXV BITM - L'intervento di Franco Pedrotti

Categoria: Sfide del turismo montano

Anno: 2024

XXV BITM - L'intervento di Franco Pedrotti

Relatore: Franco Pedrotti | Titolare del Parc Hotel Du Lac di Levico Terme

Tag associati: SostenibilitàIstituzioniResidentiLavoroFormazioneInfrastrutture


La Valsugana è il primo territorio che si è certificato come GSTC, con una certificazione ambientale. Dopo il territorio anche noi, insieme ad altri colleghi, ci siamo certificati a livello ambientale; come il collega abbiamo anche noi un protocollo con delle buone pratiche per la sostenibilità ambientale. Possiamo contare per esempio sui pannelli fotovoltaici per l’elettricità e sui pannelli termici per il riscaldamento, abbiamo poi installato dei cogeneratori per sfruttare meglio il gas e produrre sia acqua calda che energia elettrica, abbiamo messo in campo il recupero delle acque piovane, e via dicendo. C’è poi tutto l’aspetto sociale: abbiamo oltre 60 collaboratori, delle risorse che ci aiutano a crescere giornalmente, perché ognuno è diverso. Vengono da posti e formazioni differenti, e ognuno porta la sua esperienza e ci fa crescere.

Come diceva il collega, questi sono anni in cui è difficile reperire i collaboratori. Si è parlato anche prima degli alloggi, che è uno dei temi che abbiamo messo in moto. Noi ci siamo impegnati a dare delle camere singole ai nostri collaboratori, perché così loro sono soddisfatti e possono dare di più alla struttura.

Le nostre strutture ricettive vivono sul territorio, per il territorio e grazie al territorio. Da qui non ci muoviamo. Al contrario di altre aziende che si possono spostare altrove, le nostre strutture dove nascono finiscono, e per questo dobbiamo preservare il territorio, che è quello che ci dà da vivere.

Andare incontro alle esigenze dei nostri collaboratori è tra le prime cose che cerchiamo di fare. Anche semplicemente a livello di orari. Ogni settimana, prima di fare gli orari, tutti i nostri collaboratori sono tenuti a mandarci un messaggio con le loro esigenze per la settimana a venire, e noi cerchiamo di tenerne conto. Ognuno ha le sue problematiche, impegni a casa, hobby, e via dicendo. Su questo siamo molto attenti. A livello di alloggi abbiamo cercato di acquistare degli alloggi in paese, facilmente raggiungibili, e diamo gratuitamente a tutti i collaboratori delle biciclette per spostarsi. Siamo inoltre per l’appunto riusciti quest’anno a lasciare ogni persona in una stanza singola, per permettere a tutti di avere il proprio spazio. Basta pensare a una cosa: in una struttura alberghiera c’è chi inizia a lavorare alle 6, con la colazioni, e chi invece finisce a mezzanotte: avendo una camera singola si può riposare meglio, essere più felici.

Il tema economico è importantissimo, sappiamo che i costi sono più alti, per tutti, per noi aziende come per i collaboratori. Abbiamo quindi integrato tutto quelli che sono i contratti sindacali con dei premi; e quest’anno stiamo ragionando ulteriormente su un discorso di welfare aziendale per incrementare ancora i compensi.

Penso che queste modalità siano applicabili dal 90% delle strutture. Alla base ci deve sempre essere una passione in quello che si fa, e una voglia di continuare a migliorare. La frase “abbiamo sempre fatto così” è la frase che odio, che fa morire le aziende. Dobbiamo essere imprenditori che hanno sempre voglia di fare il proprio lavoro, di trovare nuove soluzioni e migliorare. Questo fa sì che andiamo incontro alle esigenze del collaboratore, dell’ospite, e di conseguenza del territorio. È lo stesso discorso di prima: è nel nostro interesse mettere in campo queste azioni, che ci portano a migliorare insieme al territorio.

Tra i temi fondamentali del futuro c’è sicuramente quello urbanistico, dobbiamo trovare la quadra giusta perché le nostre strutture possano svilupparsi con l’attenzione al territorio. Dobbiamo comunque evolvere, perché ce lo chiede il mercato.

Poi c’è anche il tema della formazione, che noi facciamo in azienda, direttamente oppure con esperti esterni, ma è importante anche la formazione fatta nelle scuole. Inviterei queste scuole a contattarci, a venire a fare un giro nelle nostre strutture, per vedere cosa c’è davvero al loro interno e cosa si fa, cose che dall’esterno spesso non si capiscono. Abbiamo invitato per esempio la nostra amministrazione comunale a visitarci e a vedere il nostro lavoro, e stiamo cercando di fare lo stesso con le scuole. Le persone che vivono sul nostro territorio, per sostenere il turismo, devono capire quello che succede all’interno delle strutture.

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