Abbiamo pensato a come il nostro territorio deve affrontare le grandi sfide del nostro tempo. Il cambiamento climatico che forse ci tocca un po’ più da vicino e con il quale stiamo lottando, in questa crisi può diventare un volano di grandi opportunità.
Nel 2021 abbiamo lanciato il progetto DuemilaTrentino, che in sé racchiude una domanda importantissima: perché un’impresa, un talento o un lavoratore o un turista dovrebbe scegliere il Trentino come meta? Una visione più generale, senza pensare solo al turista, ma per pensare a tutto il nostro territorio, che deve diventare attrattivo per tutti, tutto l’anno e diventare vivibile in tutte le stagioni. Questo per incentivare la destagionalizzazione e quindi per non concentrare i turisti nei periodi di punta ma anche perché la montagna ha bisogno di avere una costanza di frequentazione: la nostra terra è bellissima in tutte le stagioni. Dobbiamo risolvere i problemi legati un po’ di più all’industria, come la reperibilità dei lavoratori e degli alloggi, come la necessità di rendere attrattiva la vita delle loro famiglie tutto l’anno, pensando alle infrastrutture, ai servizi e alla scuola.
I territori in cui operiamo sono sicuramente meravigliosi ma per l’appunto sono delicati, vanno manutentati. Soprattutto in passato, in Trentino questo veniva fatto dagli allevatori durante l’alpeggio in estate, che si occupavano di vari interventi, dalla manutenzione delle acque alla manutenzione degli accessi, per una montagna fruibile anche l’anno successivo. Questa pratica sta calando, e abbiamo visto anche con la tempesta Vaia che nelle zone dove non c’erano gli impianti di risalita i danni idrogeologici sono stati peggiori. Siamo un po’ i custodi del territorio presenti tutto l’anno. È nostro interesse mantenere la viabilità, la gestione delle acque, controllare i fenomeni franosi, che dopo Vaia e il successivo bostrico hanno reso ancora più fragile il territorio. Il nostro operare aiuta sicuramente la montagna a difendersi da questo dissesto.
Le nostre opere, talvolta, in fase di realizzazione, risultano un po’ invasive. Ma con la pazienza di veder finire i cantieri, sto pensando per esempio ai bacini di accumulo che stiamo facendo per avere acqua in quota per l’innevamento, diventano anch’esse degli elementi che possono essere utilizzati dagli ospiti e che possono rendere gradevole il nostro ambiente, utili per chi vive il territorio e per chi lo frequenta.
È importante riuscire a trasmettere al Trentino, e a chi frequenta la montagna, il messaggio che gli impiantisti si occupano anche della cura del territorio, che resta così fruibile per tutti.