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XXV BITM - L'intervento di Marco Masè

Categoria: Sfide del turismo montano

Anno: 2024

XXV BITM - L'intervento di Marco Masè

Relatore: Marco Masè | Titolare dell’Hotel Bertelli di Madonna di Campiglio

Tag associati: SostenibilitàSviluppo economicoFuturo del turismoDigitalizzazione


Abbiamo stampato nelle ultime settimane il nostro Report di sostenibilità, che ora mi fa sorridere: mi ricorda un dépliant di circa 30 anni fa, che veniva stampato in 10mila copie con dei costi esorbitanti, con tante belle immagini, con dei testi che oggi ci farebbero sorridere, con tante parole “di una volta”. Quello era il nostro modo di comunicare. Oggi basta una cinquantina di copie, il resto è digitale. E il contenuto oggi è tutt’altro. Questo report a sua volta farà sorridere tra 10 anni, il mondo sta avanzando in modo ancora più veloce.

Voglio parlare di un progetto di sostenibilità che si è concretizzato negli ultimi anni con una certificazione ISO, la 21401, che riguarda le strutture ricettive e che mette in discussione la nostra attività da un punto di vista sociale, ambientale ed economico. Uno sviluppo ulteriore ha portato a questo report, che mette formalmente nero su bianco quanto fatto, anche per stimolare eventualmente il territorio e i colleghi; stimolo che è stato preso in mano anche da ASAT, che attraverso il progetto “SUSTI – ASAT 2030” ci permette oggi di fare una fotografia di quella che è la nostra situazione a livello di sostenibilità, nei vari ambiti di competenza. Ci dà una prospettiva: sappiamo che oggi siamo così, e vogliamo vedere come saremo domani, portando avanti una logica di sviluppo che abbia una visione sul futuro.

In un report di sostenibilità si parte dalla politica dell’azienda legata ai temi della sostenibilità: oggi gli impegni ambientali sono quasi dati per scontati, tutti facciamo del nostro meglio per ridurre il consumo di acqua e di energia, per diminuire l’uso di plastica, e via dicendo. Sul campo sociale si parla della gestione dell’azienda e dei rapporti con le persone che la frequentano, e quindi ospiti e dipendenti, sapendo che uno dei grandi temi è la difficoltà di reperimento del personale. Ma si può anche trovare una strada per fare un welfare, per dare delle opportunità diverse rispetto a quelle date nel passato. E questo aspetto riguarda anche i fornitori e le altre persone coinvolte.

Si parla poi della sostenibilità economica, con il profitto che viene visto come strumentale alla continuità dell’azienda. Anche qui, oggi, si sta aprendo un dibattito interessante, relativo al credito: le nostre sono realtà che hanno sempre bisogno di essere finanziate. La parola “sostenibilità” sta un po’ sostituendo la parola “solvibilità” usata un tempo.

Si fa inoltre una fotografia della situazione attuale, con delle logiche di crescita e di sviluppo dell’azienda che seguano questi criteri. Nei prossimi anni dovremo fare degli importanti lavori di ristrutturazione, e ovviamente l’approccio che abbiamo nei confronti di questo tipo di investimento tiene in assoluta considerazione anche la sostenibilità, perché per forza di cose dovremo realizzare una struttura energeticamente migliore.

Ricordo che nel 2013 ho discusso per la prima volta di sostenibilità ambientale: a quell’epoca rivestivo il ruolo di Tullio Serafini, come Presidente dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio. Un consulente mi aveva proposto di rendere sostenibile l’evento della Tre3, della Coppa del Mondo di Sci. Io avevo risposto “Non so davvero di cosa stai parlando”. Era una cosa molto strana. Poi 4 anni fa, quando ho iniziato a parlare della certificazione da fare in albergo con colleghi e amici, venivo guardato in modo altrettanto strano. Oggi invece ci troviamo la sostenibilità in tutte le salse, con la Comunità Europea che è arrivata a porre dei limiti, perché c’è chi approfitta di questo termine.

Dobbiamo crescere, però vedo che oggi i colleghi che si stanno mettendo in gioco sono molti: penso a tutti quelli che hanno aderito al citato progetto di ASAT, che sono oltre 200. 

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