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XXV BITM - L'intervento di Roberta Silva

Categoria: Sfide del turismo montano

Anno: 2024

XXV BITM - L'intervento di Roberta Silva

Relatore: Roberta Silva | Rappresentante del Tavolo Tecnico Prudenza in Montagna

Tag associati: SportFormazione


Il rischio zero in montagna non esiste assolutamente. Cosa vuol dire prudenza in montagna? Faccio un esempio pratico. Normalmente tutti i bimbi, quando si approcciano alla strada, vengono accompagnati dal genitore, che insegna loro cosa fare e cosa non fare. Un bimbo, quindi, sa come approcciarsi all’attraversamento della strada. Oggi, sempre di più, nell’andare in montagna i professionisti non vengono contattati, così delle persone si approcciano alle cime, alle arrampicate, alle ferrate senza sapere come affrontare la montagna, senza avere una cultura di base data da un genitore, da un’associazione alpinistica, da un gruppo di alpinisti formatisi negli anni. Non sanno come approcciare la montagna, ci vanno perché sono attirate da delle immagini.
Abbiamo deciso quindi di comporre questo tavolo – composto da SAT, rifugisti del Trentino, Dolomiti Unesco, Guide Alpine, Soccorso Alpine, maestri di sci e accompagnatori di montagna – proprio perché vogliamo far capire come il 112 non è un aiuto che ci deve essere dato per andare in montagna: è invece l’ultimo passo da fare.

Cosa vuol dire consapevolezza? Essere pronti, sapere come muoversi in montagna, sapere quali sono i passaggi da fare. Voglio andare in cima? Allora mi devo domandare se sono in grado di raggiungerla, per la mia preparazione fisica e tecnica, se so chi interpellare per avere informazioni sicure, sapendo che non tutti quelli che si relazionano con l’esterno – penso all’online – sanno effettivamente chi è che sta dando quelle informazioni. Come sapere se quelli che hanno pubblicato quelle informazioni online hanno una preparazione sufficiente per dare consigli?

I professionisti che vivono la montagna dalla mattina alla sera, che siano rifugisti o accompagnatori, sanno che informazioni dare, anche in base a chi le sta domandando. Ogni persona ha competenze, abitudini ed esperienze diverse; c’è poi il fatto che spesso le informazioni che si trovano online possono essere vecchie di mesi, e in questo periodo, anche per via del cambiamento climatico, i percorsi e le attenzioni possono mutare velocemente. Ogni informazione conta: anche il semplice abbreviarsi delle giornate in autunno può mettere in difficoltà, per chi non calcola in modo sicuro il percorso di ritorno.

Insieme a Trentino Marketing abbiamo creato degli eventi e delle slide per spiegare alle persone come muoversi in montagna: la meta non è la cima, non è la passeggiata, è riuscire a tornare a casa senza per forza chiamare il 112.

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