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XXV BITM - L'intervento di Vittorio Messina

Categoria: Turismo in Italia

Anno: 2024

XXV BITM - L'intervento di Vittorio Messina


Alla BITM e a Trento sono molto legato: si tratta di un momento importante per riflettere su tanti argomenti. Il mio è un intervento da remoto perché sono al G7: per la prima volta si celebra il G7 del Turismo, e dove poteva avvenire se non in Italia? Questa è la patria del turismo.

A Trento ho imparato tanto, ho iniziato a ragionare di turismo sostenibile, ho sentito parlare di cambiamento climatico alla BITM. Oggi parliamo di un giacimento d’oro: chiuderemo i primi 10 mesi di questo 2024 del turismo italiano con 121 milioni di presenze e con 423 milioni di pernotti. Oggi la sfida, accanto a quelle che conosciamo, sta essenzialmente nella formazione, che deve essere ancora più attenta ai cambiamenti che sono in atto.

Mi riferisco a una formazione che deve coinvolgere le competenze digitali, e che deve essere sostenibile e inclusiva. Il turismo oggi fa i conti con l’intelligenza artificiale, ma deve continuare a essere custode del territorio. E chi, se non chi lavora in montagna, può dare lezione in questo campo? Il territorio deve essere custode delle tradizioni per mantenere quelle identità che fanno grande il turismo in Italia.

C’è poi la questione dell’empatia, il turismo non può essere qualcosa di freddo. Noi oggi abbiamo la possibilità di far compiere un passo in avanti al turismo, soprattutto per quanto riguarda la formazione. A giugno, in occasione del rinnovo dell’ultimo contratto collettivo, abbiamo cassato alcune figure che non hanno più senso: dal dattilografo all’interprete. Nell’ambito alberghiero queste figure non servono più, anche perché, per quanto riguarda il secondo caso, tutti ormai conoscono le lingue. È necessario invece aprirsi a delle figure digitalmente competenti.

Dobbiamo attrarre talenti in quello che è un giacimento d’oro. Abbiamo bisogno di risorse che siano altamente professionalizzate e dobbiamo cancellare quel luogo comune per il quale per lavorare nel turismo basta poco.

Nel 2023 il turismo ha generato 51 miliardi di euro. Oggi rappresentiamo un elemento importantissimo dell’economia del Paese: abbiamo bisogno di essere accompagnati di fronte a queste sfide, che riguardano il cambiamento climatico e il cambiamento digitale. Se non sapremo gestire questo passaggio ne avremo solamente dei danni. Lo dobbiamo gestire, mettendo il tutto a valore aggiunto dell’offerta turistica del nostro Paese.

Qui nel G7 stiamo discutendo di questi argomenti, con grande ascolto da parte delle associazioni datoriali, che stanno dando un contributo importante. Oltre alla teoria, in cui la politica è molto brava, c’è anche un aspetto pratico che riusciamo a portare noi, trasferendo le istanze dei nostri associati su questo tavolo importante.

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