Le previsioni meteorologiche sono pessimiste: ecco perché
Vorrei fare un po' di considerazioni in più sul rapporto che c'è tra previsioni del tempo e turismo. Come abbiamo visto durante l'intervento dell'ingegner Gaddo, riusciamo a fare dei prodotti che soddisfano molti utenti, dall'agricoltura alla viabilità. Con il turismo il rapporto è molto più difficile: una previsione di maltempo, come è stato detto, crea un danno. Molti operatori turistici ci accusano di essere pessimisti, e questo è vero, anzi, è inevitabile, parlando di un territorio in cui piove meno della media.
Ma da dove arriva questo pessimismo? Si tratta in realtà di una questione puramente matematica. Per spiegarla, pensiamo a un posto come Trento, in cui in estate piove in media 2 giorni su 10. Semplificando, possiamo dire che, su 100 giorni, ci saranno 20 giorni di pioggia, e 80 giorni senza pioggia. Questo ci dice che, in un sistema di previsione con un'affidabilità del 90%, e quindi con margine di errore del 10%, prevederò correttamente circa 18 giorni di pioggia; degli 90 giorni senza pioggia, per ben 8 giorni prevederò invece pioggia. Qual è quindi l'affidabilità delle previsioni quando diciamo che pioverà? Numeri alla mano, partendo dal presupposto per cui i giorni di pioggia sono solo il 20% del totale, non si avrà più un'affidabilità del 90%, bensì del 67%. Quindi sì, quando prevediamo pioggia sbagliamo molto più di quanto prevediamo che non pioverà. Nello specifico, l'errore, quando prevediamo pioggia e poi c'è il sole, è del 31%, laddove invece è del 3% quando prevediamo sole e poi invece piove.
Quella degli operatori turistici non è quindi una sensazione. È però la statistica che ci rende pessimisti. E di questo è necessario tener conto, pur riconoscendo il fatto che il turismo ha delle esigenze diverse, basti pensare al fatto che negli Emirati Arabi Uniti esiste una legge che vieta di postare delle foto che ritraggono tempeste e danni dovuti al maltempo. Il motivo è semplice: immagini di questo tipo possono avere delle conseguenze negative sul turismo.
Per rispondere alle domande degli studenti riguardanti la tempesta Vaia, è bene sottolineare una cosa. Si è trattato di un evento estremo straordinario, che in Trentino ha portato all'abbattimento in poche ore di 4 milioni di metri cubi di legname, quando nel Nord Italia la medesima tempesta ne ha abbattuti complessivamente 8 milioni e mezzo. La nostra Provincia è stata dunque la più colpita da questo fenomeno. Tempeste di questo tipo hanno interessato l'Europa in passato, ma per noi è stato sicuramente uno degli eventi più disastrosi degli ultimi decenni, un evento fuori scala. Gli studenti in collegamento ci hanno chiesto se questo tipo di evento potrà ripetersi: possiamo dire che è probabile che eventi fuori scala saranno più frequenti, pur restando straordinari. Se per quanto riguarda le temperature abbiamo delle misurazioni regolari, che ci permettono di avere delle stime concrete, per quanto riguarda gli eventi estremi, per l'appunto rari, non abbiamo dei dati che ci possono dire se è in atto un vero e proprio cambio di frequenza.