Mi trovo d’accordo con la sintesi fatta da Alessandro Franceschini. Voglio riprendere due concetti che sento particolarmente miei. Il primo è la definizione del turismo come “spina dorsale dell'economia”, e attaccato a questo va il concetto di sistema sinergico.
Abbiamo visto più volte anche questa mattina quanto è importante fare sistema e si è visto in modo importante anche durante la pandemia: mai come in questo periodo si è compresa l'importanza del suo turismo. Si è capito che, nel momento in cui faccio del bene per il turista, lo faccio anche per chi vive su quel territorio. Questo è un concetto che dobbiamo tenere ben presente per il futuro.
Un altro concetto che mi è piaciuto molto è quello di definire il turismo come un bene primario. Ci siamo resi conto di quanto sia fastidioso stare in casa, e quindi quanto possa fare bene avere un sistema turistico che funziona. Voglio poi sottolineare l'importanza di tornare ad avere un turismo internazionale. Va benissimo il turismo di prossimità, ma al centro dobbiamo mettere l'economia delle imprese, che si traduce nel benessere per il territorio, e quindi non dobbiamo perdere l'attenzione sull'importanza di avere ospiti che vengono a fare delle vacanze, che è una cosa diversa dal fare escursionismo.
Arrivando al tema dell'offerta turistica di domani, credo che questa dovrà essere fluida e proteiforme. Usiamo una similitudine: proteiforme sta a turismo come cangiante sta al colore. Un colore dunque che cambia a seconda dell'incidenza della luce, come un turismo che dovrà modularsi in base alle esigenze e alle richieste dell'ospite. Ecco perché condivido pienamente le contrapposizioni lento-veloce, locale-globale, operosa rilassata. Il turista arriverà da noi in modo diverso, farà vacanze e lavorerà insieme, dovrà avere una sicurezza sanitaria, quindi la capacità di modulare la nostra offerta territoriale diventa fondamentale per essere vincenti in un prossimo futuro.
A mio avviso, sarà il turismo stesso che cambierà il turismo di domani. Possiamo cercare di anticipare i tempi, è nostro dovere, però sono tante le questioni che inevitabilmente influiscono su quello che sarà il futuro. Pensiamo per esempio all'aspettativa di vita che aumenta (nel 2050 una persona su 7 avrà più di 80 anni). Dobbiamo capire cosa cercheranno questi ospiti. Ma non si parla solo della silver economy. C'è anche per esempio l'avanzata della female economy, che porta a una nuova attenzione verso le donne, che nei prossimi anni avranno maggiori capacità di spesa, e sarà quindi necessario capire come spendono le donne rispetto agli uomini. Bisogna poi pensare ai cambiamenti generazionali: i baby boomers scelgono l'albergo, ma le altre generazioni iniziano a pensare a vacanze diverse, con grande attenzione all'emozionalità. E ancora, c'è la questione del cambiamento climatico, con l'aumento delle temperature che porterà a delle modifiche sul tipo di vacanza: basti ricordare che i nostri nonni non avrebbero mai pensato che fosse necessario usare dei cannoni per creare neve artificiale. Non dimentichiamo poi la situazione geopolitica, che cambierà anche il mondo dei viaggi.
Già molto è cambiato, e tutti siamo chiamati a interrogarci su tali questioni. In parte lo abbiamo fatto, per darci una strategia. Ma bisogna anche trovare la propria dimensione imprenditoriale, in un sistema complesso che è già cambiato molto, con la globalizzazione, con la rete, con la digitalizzazione, con le esigenze della sostenibilità ambientale. Oltre a tutto questo è arrivato il Covid, che ha cambiato inevitabilmente alcune tendenze del mercato: in breve tempo sono cambiati i comportamenti consolidati delle persone. Basti pensare all'impatto che hanno avuto e che avranno i protocolli sanitari sui nostri normali comportamenti quotidiani, con il distanziamento, con lo smart working e via dicendo.
Dovremmo interpretare poi un futuro molto vicino, ovvero la stagione invernale: al centro di tutto ci deve essere la sicurezza sanitaria, che come abbiamo visto è stata molto apprezzata dai visitatori del Trentino nei mesi scorsi. L'obiettivo deve essere quello di permettere al turista di godere appieno del territorio, in piena sicurezza. Il discorso del vaccino cambierà completamente il modo di muoversi, ma ci vorrà molto tempo.