Credo che, se alla fine dell'inverno, quando ci hanno rinchiusi tutti, fossimo rimasti lì a piangerci addosso, probabilmente l'estate scorsa avremmo avuto dei risultati nettamente diversi da quelli che abbiamo raccolto. Invece no, abbiamo messo insieme una task force straordinaria con tutte le componenti economiche e sociali, una task force che si ritrovava e si ritrova tuttora quasi tutte le settimane per confrontarsi in tempo reale sulla situazione, per avere un'immagine completa e per poter dare anche noi, come Provincia, delle informazioni reali.
Ricordo per esempio la campagna promozionale che abbiamo fatto per l'estate, che credo non si facesse da anni, e che ha portato a risultati di qualità molto importanti. Per affrontare il tema della sfida del nostro turismo possiamo partire dalla nuova riforma, che - se verrà capita e usata nel modo giusto - potrà portare delle opportunità straordinarie. Guardiamo spesso con invidia ai cugini altoatesini: io credo che non dobbiamo invidiare nulla, e che dobbiamo invece “tirarci su le maniche”, andare avanti, utilizzare queste opportunità, i nuovi prodotti turistici, il coaching, la mobilità. Sono tutte sfide che ci sono all'interno della legge, e che già da mesi stiamo portando avanti per essere pronti già dal 1° gennaio 2021.
Ricordo quando in primavera, nei momenti peggiori, si diceva che avremmo avuto grandi difficoltà durante la stagione estiva. Come sappiamo queste dicerie sono state smentite. Penso che il turista sia attento agli spazi, che sia attento alla montagna libera, ma che guardi anche al servizio di qualità. E qui ricordo a tutti i due bandi che abbiamo fatto sulla qualità in Trentino, che danno una grande opportunità a tutte le componenti. Il Presidente Bort prima parlava di un indotto diretto del solo mercato invernale, che riguarda le zone che ospitano gli impianti di risalita; non dobbiamo però dimenticare tutto quello che gira attorno a questa attività, come artigianato, industria e via dicendo.
Noi siamo concentratissimi sulla prossima stagione invernale, ieri sera abbiamo cercato di chiudere un protocollo sugli impianti a fune, con tutte le regioni del Nord, per la prima volta nella storia. Giovedì porteremo questo lavoro alla Conferenza Stato-Regioni, e spero che verrà approvato. Dobbiamo infatti dare un minimo di sicurezza al mondo delle imprese e dei lavoratori in questo momento difficile. Nessuno di noi ha ovviamente la sfera di cristallo, ed è difficile prevedere come proseguirà la curva dei contagi. Posso dire che stiamo cercando di prepararci, e che stiamo monitorando anche i vicini di casa, ovvero Austria, Svizzera e Francia. Loro, malgrado una situazione epidemiologica nettamente peggiore, sono pronti per partire già a dicembre. Questo vuol dire che anche noi dobbiamo prepararci.
Abbiamo anche un sogno, riuscire a mettere insieme tutte le regioni, per una partenza coordinata: anche qui, sarebbe la prima volta nella storia. Vorremmo inoltre fare in modo che tutte le persone che lavorano in questi settori possano avere una garanzia di reddito. Una cosa è certa: la pandemia ha dimostrato ancora una volta l'importanza del turismo per l'economia trentina.
