Oggi si è parlato di esperienze, e noi come Trento riusciamo a dare esperienze variegate, adatte al turista moderno, che è sempre alla ricerca della multiesperienza. A Trento si trovano eccellenze per quanto riguarda la cultura, il territorio e l'enogastronomia. Vorrei dare qualche spunto sui temi trattati stamattina, che hanno toccato cose molto interessanti, partendo da alcune riflessioni sul digitale. Il digitale ha cambiato la vita di tutti noi, il turismo è stato assolutamente rivoluzionato. La percentuale di persone che cercano informazioni online, che decidono di prenotare online e che poi commentano online quello che hanno fatto in vacanza, sarà sempre più alta.
Quindi ben venga il progetto che porta avanti Trentino Marketing; sicuramente sarà uno strumento con cui il turista potrà vivere il territorio nel migliore dei modi, sfruttando tutto quello che le APT caricheranno sulla piattaforma. Altra mission che dobbiamo darci, se si parla di digitale, è quella di riuscire ad attrarre delle prenotazioni. L'ho già detto alla BITM di qualche anno fa, ma lo ripeto: le OTA (Online Travel Agency) come sappiamo canalizzano una percentuale di prenotazioni molto elevata, come Trentino dobbiamo porci come obiettivo di fare un player unico che possa ritagliarsi una percentuale di mercato, perché vediamo una percentuale di redditività che le strutture potrebbero avere andare invece alle OTA, ed è un gran peccato. Siamo in un territorio fortunato, come sappiamo tra APT e Trentino Marketing la spesa pubblica è di circa 40 milioni all'anno; destinando una piccola percentuale del budget alla commercializzazione si potrebbero raggiungere grandi risultati.
Le APT, anche grazie alla spinta del Covid che ha portato oltre alle cose negative la voglia di fare squadra, stanno portando avanti molto progetti; a breve verrà formato il nuovo consorzio delle APT del Trentino, che potrà riuscire tra le altre cose a migliorare le strategie di commercializzazione a medio e lungo termine.
Riguardo al digitale volevo fare anche un altro ragionamento. Dobbiamo capire che le tecnologie, al servizio del turismo e non solo, dovranno essere prima o poi limitate. Come è noto Facebook ha cambiato nome in Meta, ovvero Metaverse, con l'obiettivo di creare un vero e proprio mondo sociale e virtuale. Questo secondo me in prospettiva è pericoloso, la volontà è di creare delle realtà virtuali collegate ai social media; dal mio punto di vista si arriverà al punto di limitare la tecnologia, dopo anni passati a correre dietro alle nuove tecnologie. In una metafora è quello che sta accadendo alla Formula 1, dove a un certo punto si è deciso di limitare i motori, per non andare troppo oltre.