Vorrei mettere in fila alcuni miei ragionamenti riguardo gli interventi del presidente Messina e della nostra vicesindaca, nonché a partire dalla bella sintesi fatta da Franceschini e dal professor Martini. Sconfinerò un po' anche in Trentino Marketing, in cui ho l'onore di presiedere. Le quattro stagioni noi le chiamiamo le “Belle stagioni” le immaginiamo come quel prodotto che nasce da sé, con la valorizzazione di quello c'è in quella determinata stagione. In parte è vero, dobbiamo prendere quello che abbiamo in quel determinato momento che però non è sufficiente. Sullo stesso manifesto della BITM 2023 ci sono anche le parole qualità e sostenibilità; per la prima serve la seconda, ambientale, sociale ed economica.
Siamo imprese e non possiamo immaginare di fare qualità e sostenibilità e sviluppo sul territorio se non c'è sostenibilità economica. E la fai convincendo sempre più turisti (non intendo di più come numero assoluto, intendo per quel settore, per quel momento). Per convincere un turista ad arrivare sul nostro territorio devo offrirgli un prodotto, che, come è stato detto, non è un prodotto preconfezionato, non immaginiamo un Trentino di cartapesta. Vogliamo un Trentino vero. Ma nel momento in cui convinciamo un turista a venire sul nostro territorio, per dare quella sostenibilità necessaria, dobbiamo dargli in cambio qualcosa. Anche questo è stato detto stamattina.
Abbiamo visto, lo diceva il Presidente Messina questa mattina, un calo di arrivi in alcuni periodi. Analizzando i numeri, abbiamo visto che c'è l'italiano in flessione, mentre c'è una buonissima crescita del cliente internazionale. Questo è il frutto anche del piano strategico messo a terra, dei piani operativi, delle APT, delle imprese che hanno creduto in queste iniziative. C'è un sentiment generalmente positivo: l'italiano è molto soddisfatto, quello internazionale un po' meno. Se vogliamo allargare il periodo delle stagionalità, se vogliamo creare valore in stagioni diverse, dobbiamo allargare la clientela, facendo crescere il mercato internazionale. Per farlo dobbiamo mettere al centro le emozioni e quello che noi siamo. Ma ci sono alcune basi fondamentali sulle quali lavorare: mobilità, sostenibilità, servizi, strutture accoglienti, un territorio aperto. Dobbiamo farlo per forza, altrimenti non vengono; rischiamo di avere un ambiente bellissimo, dove arriverà qualche ospite in più, senza però riuscire mai a fare quel salto di qualità di riuscire a tenere le imprese sempre aperte.