Il cambiamento non si può rinviare. Abbiamo bisogno di tante persone sensibili a questo tema, perché, come diceva prima il presidente Leveghi, abbiamo troppe persone insensibili. Chi si è accorto solo con Vaia del cambiamento fa parte del gruppo delle persone insensibili. I segnali c'erano molto prima. Il problema dell'insensibilità si riflette all'ennesima potenza per chi poi va a governare dei flussi economici e dei flussi di governo. Anche l'insensibilità è molto pericolosa. Le nuove regole sulla sostenibilità ambientale, sociale e di governance che l'Unione Europea sta spingendo, e che addirittura le banche imporranno come criterio, sono fondamentali.
Anche noi come associazione dobbiamo lavorare nei confronti dei nostri associati per far crescere questa sensibilità rispetto al cambiamento che c'è in atto, che è grosso e pericoloso. Abbiamo visto che gli ultimi anni sono stati molto siccitosi, seguiti da grandi alluvioni. Io sono di Levico, la prima volta a memoria d'uomo che il lago di Levico non è ghiacciato è stato il 1988. Negli ultimi 15 anni sarà ghiacciato forse due volte, due volte e mezza. Penso che la temperatura dell'acqua non si possa discutere; anche i negazionisti, che fanno parte degli insensibili, non possono dire nulla su questo dato.
Su questo deve muoversi il turismo, che deve capire che certe stagioni che erano considerate pessime o brutte, ora diventano invece appetibili, e che bisogna approfittare della componente positiva del nuovo. Come associazione di artigiani facciamo parte di quella rete necessaria affinché il turismo si sviluppi e cresca; offriamo servizi al turismo, trasportiamo, ristrutturiamo, diamo servizi per gli sport.