Sulla scorta di quanto è stato detto stamattina, vorrei fare una riflessione. Non credo che la sostenibilità sia un prodotto turistico. Non è un modo diverso per proporre il nostro territorio, come possono essere i vari prodotti di cui disponiamo. Allo stesso modo, la tecnologia non è il cambiamento. Non sono due parole, due concetti o approcci che di per sé, se non sono riempiti di contenuti, rappresentano la sfida del futuro. Sono però certamente due modalità. Da un lato la sostenibilità è un nuovo approccio in cui vedere il turismo; mi ricordo le conclusioni di una conferenza alla quale partecipai più di 10 anni fa, nelle quali si affermò che “ogni turismo può essere più sostenibile”. Non è un concetto assoluto, e non è da intendere come prodotto turistico, come qualcosa di verticale, ma come approccio che può cambiare tutto il nostro modo di fare turismo, se riempito di contenuti, di progetti e di valori, di una visione che guardi al futuro, e che metta al centro il tema della qualità di vita sui territori, tanto per gli ospiti quanto per i residenti. Oggi è stato toccato questo tema, anche quando si è parlato degli spazi di coworking, parlando di servizi nuovi rivolti sia ai locali che agli ospiti, secondo la concezione per cui l'ospite altro non è che un residente temporaneo. Quindi quando pensiamo a nuovi servizi e prodotti li possiamo ideare in due direzioni. Provando a costruire un'idea di territorio per il futuro l'approccio deve essere per forza di tipo olistico, a 360 gradi.
Dall'altra parte c'è la tecnologia, penso al progetto di Trentino Marketing della guest platform, che rappresenta un'opportunità e una sfida, ma non costituisce di per sé il cambiamento; lo diventa se usiamo la tecnologia come fattore abilitante e ci mettiamo dentro i contenuti. E in questo senso il ruolo del territorio diventa fondamentale, ed è la sfida delle nostre APT insieme a tutta la rete turistica, di essere capaci di fungere da catalizzatore, da facilitatore, per assistere il territorio affinché dagli operatori, dalle comunità, dai residenti, emergano contenuti di valore che poi possano essere veicolati con tecnologie di cui prima non disponevamo. Ma se non c'è il tema organizzativo, se non c'è il tema soft della rete, se non c'è il tema dei contenuti e dei prodotti, sia la sostenibilità che l'innovazione tecnologia rischiano di rimanere delle scatole non dico vuote, ma parzialmente inesplorate. Quindi forse è questa la sfida che abbiamo davanti.